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22/10/2025

Scossa del 19 ottobre, l’Osservatorio Vesuviano ammette l’errore: magnitudo rivista a 2.9, confermata la tesi di Luongo

By redazione

campi flegrei bollettino 13 19 ottobre

Nella settimana dal 13 al 19 ottobre 2025, nell’area dei Campi Flegrei, sono stati localizzati 135 terremoti con magnitudo massima di 2.9 (il numero di scosse è in leggera diminuzione rispetto ai 166 terremoti della scorsa settimana n.d.r.). Sono questi i nuovi dati del bollettino di monitoraggio settimanale dell’Osservatorio Vesuviano dei Campi Flegrei

50 terremoti sono stati registrati nel corso di uno sciame sismico iniziato alle 00:53 del 19 ottobre e fino alla mezzanotte dello stesso giorno, con magnitudo massima di 2.9. La magnitudo della scossa del 19 ottobre è stata rivista, non è di 2.2 come registrato all’inizio, ma di 2.9. L’errore, dunque, non è di 0.3 come è preventivato di solito, ma di 0.7. E’ stata così confermata la tesi del vulcanologo Giuseppe Luongo che aveva espresso perplessità riguardo la magnitudo misurata.

Lo sciame sismico è proseguito fino alle 16:39 di ieri, 20 ottobre, con altri 41 terremoti con magnitudo massima di 2.5, avvenuti sempre nell’area di Pozzuoli-Cigliano. Il sollevamento del suolo prosegue alla stessa velocità. Dagli inizi di aprile 2025 continua a registrarsi sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 15±3 mm/mese (1,5 cm n.d.r.). I dati successivi allo sciame sismico del 15-19 febbraio 2025 hanno evidenziato un aumento della velocità di sollevamento del suolo, con un valore medio mensile di circa 30±5 mm/mese (3,5 cm n.d.r.) fino alla fine di marzo. Il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 35 cm da gennaio 2024 (la scorsa settimana era di 34.5 cm n.d.r.).

La stazione GNSS di Solfatara è stata dismessa in quanto l’edificio sul quale era materializzata, Plesso Scolastico “A. Trincone”, sarà demolito. Nella settimana di riferimento i parametri geochimici monitorati confermano il trend di lungo termine di riscaldamento del sistema idrotermale e di aumento dei flussi già noti. Nell’ultima settimana la temperatura ha mostrato un valore medio di ~94 °C (come la scorsa settimana n.d.r.), temperatura prossima alla condensazione del fluido fumarolico.

Nel sito di Pisciarelli, le variazioni del livello del liquido della polla e delle temperature di emissione, dai dati delle misure in continuo e discreto, mostrano un crescente controllo delle condizioni meteoriche sul processo di degassamento locale, suggerendo localmente una diminuzione del processo di degassamento.

Diversamente, nell’area del cratere della Solfatara, nella settimana di riferimento, le temperature misurate dalla stazione FLXOV5 della fumarola principale confermano il trend di aumento, con un valore medio di ~ 166 °C e valori massimi registrati di ~170 °C. L’aumento di temperatura è correlato con l’aumento dei flussi diffusi e delle temperature di equilibrio stimate per il sistema idrotermale. Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, “non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.

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