Balneari e spiagge libere: “Crisi passeggera, siamo disponibili alla collaborazione con le amministrazioni comunali”

La flessione dei consumi registrata tra il 20 e il 30 luglio negli stabilimenti balneari campani non rappresenta un campanello d’allarme strutturale. E’ quanto fa sapere il presidente del Sindacato Italiano Balneari Confcommercio Campania, Salvatore Trinchillo. Quest’ultimo afferma: “Si tratta infatti di un fenomeno che tende a ripetersi ogni anno, anche se quest’estate si è manifestato in forma più evidente. Con l’arrivo di agosto, le spiagge si sono nuovamente riempite, confermando la natura temporanea di quella fase di calo”.
Trinchillo ha anche affrontato le polemiche che coinvolgono i gestori degli stabilimenti. A suo avviso, molte critiche nascono dalla scarsa attenzione dei Comuni alla gestione delle spiagge libere, che troppo spesso risultano prive di servizi fondamentali come pulizia, vigilanza, salvataggio e assistenza sanitaria. In assenza di queste condizioni minime, i cittadini non hanno vere alternative agli stabilimenti privati e gli operatori finiscono per essere ingiustamente accusati di monopolizzare l’uso delle coste.
Il presidente del Sib Campania ha riconosciuto l’esistenza di una minoranza di imprenditori che adottano pratiche scorrette: “È giusto che quella piccola minoranza di imprenditori che hanno adottato comportamenti scorretti – come il divieto di consumare alimenti in spiaggia – venga sanzionata. Ma le notizie vanno sempre verificate con attenzione. Ciò per non generare generalizzazioni che danneggiano un intero comparto”.
In chiusura, Trinchillo ha rivolto un appello ai sindaci, sottolineando la disponibilità del sindacato a collaborare con le amministrazioni locali: “Crediamo nella collaborazione pubblico–privato per l’organizzazione delle fasce costiere, così da consentire a cittadini e turisti di scegliere liberamente tra spiagge libere e spiagge in concessione. Vogliamo collaborare con i sindaci, vogliamo aiutarli ad adempiere a una funzione che per legge è un loro preciso obbligo”.
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