Bradisismo, aumenta il numero di terremoti: il suolo continua a sollevarsi di 1,5 cm al mese

Nel mese di giugno 2025 sono stati registrati 513 terremoti (lo scorso mese erano 495 n.d.r.) con magnitudo massima di 4.6, evento sismico delle ore 12:47 del 30 giugno 2025. 149 degli eventi registrati sono avvenuti nel corso di 8 sciami sismici (ecco quando inizia e finisce uno sciame). Il primo ha fatto registrare 23 terremoti con magnitudo massima di 3.2 avvenuti ad Agnano-Pisciarelli;
Il secondo con 13 terremoti di magnitudo massima 3.2 a Pozzuoli-Accademia; il terzo sciame con 50 terremoti e magnitudo massima di 2.3 avvenuti ad Olibano-Accademia; il quarto con 5 terremoti di magnitudo massima 1.7 a Pozzuoli-Gauro;
E ancora il quinto sciame ha registrato 28 terremoti di magnitudo massima 3.2 a Pozzuoli-Cigliano; il sesto sciame con 5 terremoti di magnitudo massima 1.8 nel Golfo di Pozzuoli; il settimo con 9 terremoti di magnitudo massima 1.5 a Pozzuoli e il settimo di 13 terremoti di magnitudo massima 4.6 nel Golfo di Pozzuoli. Questi sono i nuovi dati del bollettino mensile dell’Osservatorio Vesuviano.
167 terremoti (32.55%) hanno avuto magnitudo minore di 0; 237 (46.20%) tra 0 e 1; 54 (10.53%) magnitudo tra 1 e 2; 11 (2.14%) magnitudo compresa tra 2 e 3; 3 (0.58%) magnitudo tra 3 e 4; 1 (0.19%) magnitudo maggiore di 4; 40 (7.80%) magnitudo non disponibile. Il terremoto del 30 giugno di 4.6 risulta attualmente, insieme al terremoto del 13 marzo, l’evento di maggiore energia registrato da quando si dispone di dati strumentali.
Dalla metà di aprile ad agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20±3 mm/mese (2 cm al mese n.d.r.) alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Dalla fine di agosto 2024 si registra una riduzione della velocità del sollevamento del suolo il cui valore medio è di circa 10±3 mm/mese (1 cm al mese n.d.r.).
Tra i giorni 15 febbraio (inizio dello sciame) e 16 febbraio 2025 si è registrato un sollevamento massimo di circa 1 cm alle stazioni nella zona di massima deformazione, con valori in rapida diminuzione allontanandosi dal centro della caldera. I dati del mese successivo allo sciame sismico del 15-19 febbraio evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio di velocità mensile di circa 30±5 mm/mese (3 cm al mese n.d.r.) fino alla fine di marzo.
Dagli inizi di aprile si continua a registrare sollevamento del suolo con valore medio mensile di circa 15±5 mm/mese. Il sollevamento totale registrato alla stazione GNSS di RITE è di circa 148 cm da novembre 2005, inizio dell’attuale fase di unrest e di circa 29.5 cm da gennaio 2024 (nel mese di maggio era di 28 cm n.d.r.).
Nel mese di giugno 2025 le serie temporali delle temperature massime superficiali acquisite alla Solfatara dalla rete permanente di telecamere IR registrano un lieve aumento. Le temperature acquisite a Pisciarelli e nell’area di Agnano-via Antiniana mostrano una sostanziale stabilità nel mese corrente.
Le misure con termocamere mobili e droni effettuate in diversi punti dei Campi Flegrei mostrano andamenti piuttosto stabili, ad eccezione dell’area di Bocca Grande nel sito de La Solfatara in cui è stato possibile rilevare una temperatura massima di 144,5 °C.
La composizione delle fumarole e i parametri monitorati indicano il perdurare dei trend pluriennali di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale che ha raggiunto un massimo nel luglio 2020, per poi invertirsi fino ai primi mesi del 2022, quando è iniziato un nuovo trend d’aumento tuttora in corso. Il flusso di CO2 diffuso dal suolo stimato per l’intera area della Solfatara nel mese di giugno 2025 è pari a circa 4500 t/d. Il monitoraggio dell’area flegrea permane al livello di allerta “Giallo”.
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