Bradisismo, il suolo si solleva di 3 cm al mese: scossa di 4.6, la più forte degli ultimi 40 anni

Sono 138 i terremoti registrati nell’area dei Campi Flegrei, nella settimana dal 10 al 16 marzo 2025, che hanno avuto una magnitudo massima di 4.6 (la scorsa settimana erano 89 n.d.r.). I dati dell’ultimo mese evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di velocità mensile di circa 30±5 mm/mese.
Tre gli sciami sismici nell’ultima settimana: il primo dalle 02:57 dell’11 marzo, costituito da 33 terremoti con magnitudo massima di 3.0 avvenuti nell’area Solfatara-Pisciarelli; il secondo dalle 06:25 del 12 marzo, con 7 terremoti di magnitudo massima 1.7 avvenuti nell’area di Agnano; e dalle 01:25 del 13 marzo, costituito da 44 terremoti, con magnitudo massima di 4.6 (inizialmente era di 4.4, poi è stata rivista dall’Ingv), avvenuti nell’area di Bagnoli.
Lo studio di dettaglio delle forme d’onda per l’evento delle 01:25 del 13 marzo 2025 ha messo in luce che “il segnale è costituito da due terremoti i cui primi arrivi avvengono in rapidissima sequenza. All’evento è stata attribuita la seguente magnitudo nelle diverse scale: Md 4.6 (±0.3); Ml 4.3 (±0.3); Mw 4.0 (±0.3). L’evento mostra, pertanto, la maggiore magnitudo da quando si dispone di dati strumentali”.
Dalla metà di aprile ad agosto 2024 il valore medio della velocità di sollevamento nell’area di massima deformazione è stato di circa 20±3 mm/mese alla stazione GNSS di Rione Terra (RITE). Da fine agosto è stato di circa 10±3 mm/mese. Il sollevamento totale registrato è di circa 24 cm da gennaio 2024. Tra i giorni 15 (inizio dello sciame) e 16 febbraio si è registrato un sollevamento massimo di circa 1 cm con valori in rapida diminuzione allontanandosi dal centro della caldera.
I dati dell’ultimo mese, successivi allo sciame sismico del 15-19 febbraio, evidenziano una ripresa del sollevamento del suolo, con un valore medio preliminare di velocità mensile di circa 30±5 mm/mese. In corrispondenza dei due eventi sismici di 4.6 e 3.9, si registrano lievi effetti cosismici sulle serie temporali delle stazioni GNSS nell’area epicentrale in fase di ulteriore approfondimento.
Non si segnalano variazioni significative dei parametri geochimici monitorati nella settimana di riferimento rispetto ai trend di aumento dei flussi e di riscaldamento del sistema idrotermale già noti. Il sensore di temperatura installato in una emissione fumarolica a 5 metri dalla fumarola principale di Pisciarelli nell’ultima settimana ha mostrato un valore medio di ~97 °C. “Sulla base dell’attuale quadro dell’attività vulcanica sopra delineato, non si evidenziano elementi tali da suggerire significative evoluzioni a breve termine”.
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