Bradisismo, l’accusa di Musumeci: “Sono i Campi Flegrei a non accettare lo Stato di emergenza”

Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci torna a parlare dei Campi Flegrei, in particolare, della dichiarazione di stato di emergenza nazionale. “Avrei richiesto per due volte lo stato d’emergenza per i Campi Flegrei, poi non concesso per pressioni? C’è un po’ di confusione. Posso dire con assoluta serenità che gli enti locali non accettano lo stato d’emergenza almeno in queste condizioni”.
Sono queste le dichiarazioni del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci in audizione in commissione parlamentare di inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico. “Non ne conosco le ragioni – ha aggiunto il ministro – ma presumo perché potrebbe creare una proiezione esterna preoccupante e allarmante che mal si adeguerebbe con la reale condizione e con la stagione del turismo”.
E continua sottolineando: “Io l’ho proposto solo alcune settimane fa e solo una volta, perché si riteneva utile il quadro derogatorio per accelerare i processi. Lo stato d’emergenza non è stato però riconosciuto dai tecnici di Protezione Civile come deliberabile in questo momento: io non sono aduso nella mia vita politica e privata a subire pressioni”.
Il ministro continua a parlare dei Campi Flegrei come un “nervo scoperto”. “Tutto ha avuto inizio – ha detto – nel settembre 2023 quando ho incontrato, perché richiesto, i tre sindaci dei Comuni più esposti e la Regione Campania. Mi hanno esposto le loro preoccupazioni per lo sciame sismico in corso e l’assenza di pregresse iniziative da parte del governo almeno dagli anni 80. È scattato un meccanismo che in un anno e mezzo ha previsto il varo di tre decreti che sono diventati leggi.
Il primo ha stanziato 55 milioni per gli effetti del fenomeno, con un piano dell’analisi delle vulnerabilità. Nel 2024 un altro dl ha nominato un commissario, ha autorizzato una spesa di oltre 435 milioni tra 2024 e 2029 che si aggiungono ai 37,2 milioni stanziati per gli oneri in conto capitale. Si è avviata già una azione che ha portato all’apertura dei primi cantieri: si tratta di scuole nelle zone vulnerabili dei Campi Flegrei. Per l’edilizia privata – continua Musumeci – il decreto 76 autorizza 20 milioni per il 2024, e 15 per il 2025 e il 2026. Previsti anche contributi di autonoma sistemazione. Con il bilancio 2025 sono arrivati altri 100 milioni per gli anni 2025-29 per la vulnerabilità sismica degli edifici residenziali dei Campi. C’è infine un dl per la tutela dei soggetti sgomberati dopo le scosse dello scorso marzo”.
“Abbiamo stanziato – ha detto infine il ministro – 50 milioni in tre anni per gli interventi edilizi per contributi e riparazione sismica degli edifici inagibili. Sono procedure non semplici, ma il peggio è passato: si prevede che la ricognizione possa concludersi entro agosto”.
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