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11/08/2025

Licola, il mare ridotto a fogne: “I sindaci non tutelano la salute dei cittadini”

By redazione

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Nelle ultime ore il mare di Licola è stato nuovamente invaso da acque scure e maleodoranti, con sversamenti incontrollati che hanno trasformato la spiaggia in una cloaca a cielo aperto. Il fenomeno, già denunciato lo scorso anno, si ripresenta con le stesse caratteristiche e la stessa gravità, confermando una condizione di degrado ambientale che sembra diventata cronica.

A sollevare la questione sono ancora una volta le associazioni Civico Flegreo e Licola Mare Pulito, impegnate da anni nella tutela della costa e nella denuncia delle violazioni ambientali. I loro rappresentanti parlano senza mezzi termini di una situazione “intollerabile”, imputando alle istituzioni locali un comportamento improntato a indifferenza e passività.

“Se i sindaci non tutelano il mare e la salute dei cittadini, quale ruolo svolgono?” si chiedono i presidenti Antonio Maione e Umberto Mercurio. “Non è ammissibile far finta di nulla mentre il nostro litorale sta morendo. L’inerzia e il silenzio sono complicità: così si condanna il territorio”.

Le associazioni chiedono un’azione incisiva, con controlli capillari lungo tutto il litorale, dalla foce dell’alveo Camaldoli fino al lago Fusaro. Tra le aree più critiche segnalate figurano: gli scarichi abusivi lungo la Domiziana e nel canale Abruzzese, nel territorio di Giugliano, che confluiscono nell’idrovora di Licola; via delle Colmate, dove da tempo si registrano abusi e sversamenti irregolari e il troppo pieno sotto il ponte di Sorrento a Qualiano, nodo idraulico non di competenza comunale, per il quale si chiede l’immediato intervento della Città Metropolitana.

Maione e Mercurio insistono anche sulla necessità di un monitoraggio tecnologico dall’alto, con l’impiego di termocamere e sistemi aerei in grado di individuare in tempo reale le fonti di inquinamento, evitando così che i responsabili possano agire indisturbati.

La richiesta alla Regione Campania è altrettanto chiara: mettere in sicurezza via Madonna del Pantano, dove il collettore fognario è rotto da oltre tre anni, causando continui sversamenti; e garantire la salute degli studenti della scuola “Salvatore Vitale”, che ogni giorno sono costretti a frequentare le lezioni in un’area ad alto rischio ambientale.

“Continueremo a denunciare senza tregua, non accetteremo più silenzi e immobilismo – ribadiscono i due presidenti –. I cittadini devono conoscere chi resta inerte. È inammissibile restare a guardare mentre si distrugge il mare e si mette in pericolo la salute pubblica.”

Questa ennesima segnalazione riporta l’attenzione su un problema strutturale che da anni compromette uno dei tratti di costa più fragili e preziosi della Campania. Una situazione che, senza un intervento deciso e coordinato, rischia di condannare definitivamente Licola a essere ricordata non per la sua bellezza naturale, ma per l’incuria e l’abbandono in cui è stata lasciata.

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