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19/08/2025

Sparatoria a Forio D’Ischia: la strage era pianificata

By redazione

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Una vera e propria tragedia a Forio d’Ischia, dove due uomini ed una donna sono deceduti in seguito ad una sparatoria. Tutto nasce dalla gelosia di un 69enne italiano, Antonio Luongo, che si è recato sull’isola con l’intento di uccidere l’ex moglie.

Nel pomeriggio del 16 agosto quindi i colpi di pistola esplosi che hanno colpito l’ex compagna, la madre Zinoviya Knihnitska, 62enne, ed il compagno dell’ex moglie, Nunzio Russo Spena, 49 anni. Quest’ultimi due sono morti, praticamente sul colpo. L’aggressore ha poi rincorso e sparato di nuovo colpendo la ex moglie per poi rivolgere l’arma contro di sé, sparando un colpo. E’ deceduto dopo essere stato portato in ospedale.

L’ex moglie invece, è in prognosi riservata ed è stata trasferita all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il suo nome è Lyudmyla Velykgolova, 42enne ucraina ed è stata raggiunta da sei colpi di pistola. Dopo una lunga e delicata operazione è stata bloccata la forte emorragia ed è stato drenato un emopneumotorace.

Secondo quanto confermato dagli inquirenti, la strage era pianificata con le vittime pedinate sino alla sparatoria. L’assassino sapeva che l’ex moglie ed il compagno erano sull’isola per trascorrere alcuni giorni con la madre. Sabato mattina, era stato subito notato dalle due donne, ma quando poi sono arrivati anche i carabinieri, il killer si è allontanato. L’ex moglie ha presentato una denuncia formale a carico dell’uomo, mentre agli atti non risulta alcuna denuncia pregressa. Il 69enne ha quindi atteso la sera per mettere in atto il suo piano.

Il sindaco di Forio, Stani Verde, ha mostrato la propria vicinanza per quanto accaduto: “La nostra comunità è profondamente scossa dalla tragedia. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un femminicidio e a un duplice omicidio legato a dinamiche che nulla hanno a che fare con l’amore, seguito dal gesto estremo dell’autore. È un dolore che si estende ben oltre i confini di una singola comunità e che ci interroga tutti, come società, sulla necessità di contrastare con fermezza la cultura della violenza”.

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